Il Mito di Atlantide e la Sardegna

Atlantide è un' isola leggendaria la cui storia è narrata dal grande filosofo greco Platone nei dialoghi Timeo e Crizia del 360 A.C.

E' citata quale esempio di società virtuosa e progredita, risalente a circa il 9.000 A.C., governata dal mitico figlio di Poseidone (Atlante) e dai suoi discendenti.

A seguito della avidità dei suoi abitanti, sarebbe stata distrutta da Zeus che provocò un cataclisma che la sprofondò in mare in un giorno ed una notte.

Coloro che ritengono possibile che l'isola non sia un mito, ma che Platone avesse riportato l'eco di una antica civiltà cancellata da un evento naturale catastrofico, l'hanno "individuata" nelle più disparate zone del Mondo: dal Mediterraneo all'Africa, dal Nord Europa ai Caraibi, dal Giappone all' Antartide; ovviamente senza alcuna prova concreta o... circostanziale.

Ma se vogliamo immaginare...ed individuare un punto fermo da cui partire per una eventuale ricerca della mitica isola, questo è la sua localizzazione oltre le Colonne d'Ercole..."Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola..." scriveva Platone.

E' ormai comunemente accettato che le Colonne d'Ercole si trovino nello Stretto di Gibilterra, 

Ma esiste una nuova teoria, che il giornalista Sergio Frau espone nel suo libro "Le Colonne d' Ercole" suffragandola con centinaia di pagine di attendibili fonti antiche,  secondo la quale le Colonne andrebbero identificate con il Canale di Sicilia (le cui acque ancora oggi terrorizzano e decimano i migranti), all'interno del solo Oceano conosciuto dai Greci: il Mediterraneo.

La conseguenza di questa nuova collocazione è che, al di là di queste Colonne, ci possa essere un' unica isola che corrisponda a quella di Atlandide parzialmente affondata: la Sardegna.

Sergio Frau dimostra come sarebbe possibile una tale identificazione: una terra geologicamente molto antica con una strana pianura del Campidano che ben si attaglia ad un possibile tzunami che avrebbe unito le due isole di Sardegna in un mare di fango; abitata da esperti costruttori di migliaia di torri tecnicamente ben edificate e quasi totalmente assenti nel Campidano disastrato, che, a seguito del cataclisma, avrebbero abbandonato le coste per emigrare in altre terre o rifugiarsi per sempre nelle zone interne; un'isola traboccante di metalli, armenti, selvaggina, vegetazione adatta all'agricoltura, sorgenti di acqua fredda e calda e caratterizzata da un clima mite che favoriva il progresso e lo sviluppo della vita umana; nella quale il ritrovamento di navicelle bronzee e di lingotti di rame testimonia il glorioso passato di un  "Popolo del Mare", che "uscì" dalla Storia in modo inspiegabile e  la cui profonda spiritualità si evidenzia nelle incisioni nelle grotte, nei menhir, nelle domus de janas, nelle tombe dei giganti, nelle statue della Dea Madre, nei bronzetti, nelle ceramiche, nelle gigantesche statue di Monte Prama...

Perchè no?

Se può aver credito l'assurda  teoria che l' Atlantide del greco Platone si trovi nel Mar dei Sargassi...perchè no?

Uno degli 8.000 Nuraghes o torri ancora esistenti.

Perdas Fittas (Pietre conficcate) o Menhir - Goni. Sono circa sessanta, disposte in fila, coppie e circoli, nel Parco Archeologico di Pranu Mutteddu e rislagono al 2.000/2.500 a.C.

Atlantide: una nuova e suggestiva ipotesi

Sergio Frau: " Le Colonne d'Ercole" un'inchiesta:

Verbale di Ripristino dell'antico toponimo Insula Atlantis all'Iperborea Sardegna vera Tartesso, Tiro d'Occidente, Madre d'Europa e del Tramonto

..."E se riaffiorasse ora ? Adesso?

E d'improvviso. A sorpresa.

Se, da mezzo al mare, riapparisse d'incanto un'isola?

E se succedesse proprio al di là delle Colonne di Eracle, quelle appena tornate al Canale di Sicilia?

E se fosse al centro di tutte le rotte più antiche?

E se quell'isola ci si ripresentasse ora, ma com'era 3.200 anni fa?

Viva, ricca, verde e strabiliante?

Con ottomila gigantesche torri?

E con tutte le altre che ora non ci sono più?

E anche con tutti quelli che, allora, sapevano costruirle?

E con la frenesia di vita che doveva circondarle?

Con le necropoli "anatoliche" rosse e gialle del 3.000 a.C.?

E con quella ziggurat strampalata messa lì, da 4.300 anni?

E con tutti i metalli del mondo?

E con un clima che è, quasi sempre, primavera?

Con le palme, i cervi, l'oricalco?

E fiumi d'argento, e isole di piombo, e monti di ferro, e pietre di fuoco, e sorgenti di acqua calda?

E con i vecchi più vecchi del Mediterraneo?

Se riapparisse all'improvviso - però ora, adesso, subito - un'Isola, in mezzo al Mare d'Occidente?

Con tutti i suoi colossi.

Con antichissimi, leggendari primati.

Già antica per gli Antichi.

E con il Gennargentu messo lì, con quel suo nome che sbrilluccica, a far da segnale, a ricordare oro bianco e porte magiche...

Messo lì, come a indicare "la Rotta"...

Se riaffiorasse ora?...

Tratto da: Sergio Frau " Le Colonne d'Ercole" un'inchiesta

ISBN 978-88-900740-0-4

2002 Nur Neon srl Roma www.nurneon.it

Distribuzione Citi srl e Agenzia Promozionale Editoriale Manca

La Sardegna fotografata dall'ISS: la pianura del Campidano, posta a sud ovest, a differenza del resto della Regione, è priva di nuraghes, come se fossero stati spazzati via tutti insieme.

Lo Ziggurat e l'Omphalos a Monte Accoddi. Unico esempio di "piramide" nel Mediterraneo ed in Europa.

Sardegna, la Pompei del Mare

I circa 100 nuraghi sepolti da cumuli di fango o completamente distrutti, che sono stati rinvenuti in Marmilla, Sarcidano e Trexenta, dimostrerebbero con evidenza gli effetti di uno tzunami, “lo schiaffo di Poseidone” di cui parlano gli Antichi, che nel XII secolo a.C. avrebbe distrutto la civiltà che li aveva costruiti. Lo tzunami avrebbe spianato l’intero Campidano, bloccandosi sulla Giara che fece da argine. E ricordiamo che la stessa Reggia di Barumini era inglobata in una collina.

La spettacolare Reggia nuragica di Barumini, period 1500-500 a.C

Lo stupefacente Pozzo Sacro di Santa Cristina (OR) periodo XI secolo a.C., mirabile esempio di architettura nuragica.

I Giganti di Monte Prama, periodo tra il IX e l'VIII secolo a.C.  Si diceva che in Sardegna non si fosse sviluppata la scultura!

Grotta della Scacchiera e Tomba delle Corna.

Altare di Santo Stefano a Oschiri - Cultura di Ozieri, 3500-2700 a.C.

Statua della Dea Madre sarda - 2.500 a.C

Dolmen - Mores.

Una delle 2.400 Domus de janas (Casa delle fate).

Tomba dei Giganti - Coddu Vecchju a Arzachena.

Necropoli punica Tuvixeddu - Cagliari, periodo VI-III secolo a.C.

La Stele di Nora: il più antico documento scritto dell'Occidente, IX-VII secolo a.C.

Lingotto in rame XIV-XIII secolo a.C., utilizzato come moneta.

Una delle Navicelle bronzee sarde, a dimostrazione che i Sardi siano stati dei navigatori provetti e che non avessero "paura" del mare come sostenuto dalla Storia. E' possibile che la ripulsa per le coste e l'asserragliarsi nell'interno della Sardegna sia stata la conseguenza di un immane disastro venuto dal mare?

Tipico bronzetto nuragico sardo.  Si tratta di centinaia di statuette votive, periodo XII-IX secolo a.C. e IX-VI secolo a.C.

Guerrieri Srdn (Shardhana = Sardi?) Guardia scelta di Ramses II nella battaglia di Kadesh - Particolare del Tempio di Abu Simbel - Egitto

Galtellì: la Sardegna non è solo mare, spiagge e coste rocciose, ma è anche montagne, boschi, fiumi, sorgenti e pianure coltivate che ne fanno un vero e proprio micro continente.

Davvero la Sardegna può essere stata Atlantide o una Città Satellite della cultura atlantidea?

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