Il Planisfero Viaggi e Vacanze
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Il turismo può contribuire allo sviluppo sostenibile?

Nessun viaggio è "a impatto zero", ma non lo è neppure la vita di tutti i giorni che non permette di evitare totalmente le emissioni di CO2. 

Si può praticare il turismo adottando un approccio sostenibile:

- utilizzare selezionati mezzi di trasporto  a basso impatto ambientale per raggiungere la destinazione e, laddove possibile, una volta sul posto preferire mezzi pubblici e/o più ecologici quali il treno o i veicoli elettrici o a energie rinnovabili; o meglio ancora andare a piedi o in bicicletta, o condividere il mezzo: spostarsi in gruppo riduce le emissioni individuali.

L’obiettivo net-zero, che le Compagnie aeree e di navigazione dovranno raggiungere entro il 2050, ha costi ingenti, tempi lunghi e necessita di adeguate infrastrutture tecnologiche; nel frattempo è però iniziata la transizione green, con il potenziamento, ancora insufficiente, dell’’impiego di carburanti alternativi de-carbonizzati ed ecologici.

- viaggiare "fuori stagione" o in destinazioni poco turistiche aiuta la sostenibilità, perché i flussi sono maggiormente gestibili ed inoltre è più economico per le proprie tasche. Il turismo di "prossimità" abbatte le emissioni dei mezzi imprescindibili per gli spostamenti in destinazioni lontane, ma anche nelle località vicine si devono rispettare le  regole della sostenibilità.

- se possibile, praticare lo "slow tourism": viaggi più lenti e con più tempo a disposizione privilegiano la qualità, permettono di stare attenti alle scelte sostenibili e di ottimizzare, ad esempio, l'uso dell'aereo e/o di altri mezzi inquinanti.

Non farsi ossessionare dalla "wanderlust", che spinge a desiderare di viaggiare e visitare nuovi luoghi continuamente, ma assaporare il viaggio e riscoprire il piacere e la sorpresa di muoversi, camminare, pensare ed esplorare senza fretta e con il sorriso.

- non boicottare a prescindere i Paesi non democratici: il contributo, consapevole e responsabile del viaggiatore "etico", può spingere i regimi totalitari e anti-ambientalisti ad essere più aperti e liberi e dare sollievo alle popolazioni.

- partire informati sulle caratteristiche del luogo, sulla storia, sulle tradizioni: prepara a gestire le differenze culturali in modo costruttivo, dà maggiore sicurezza e tranquillità, conduce al rispetto ed al superamento dei pregiudizi, impedisce di essere offensivi senza volerlo, garantisce la socializzazione e crea quei rapporti positivi di interazione che sono alla base del turismo responsabile. 

- come a "casa": usare una borraccia e sacchetti riutilizzabili per ridurre la plastica, evitare prodotti monouso, smaltire correttamente i rifiuti seguendo le regole del posto, non sprecare il cibo e l'acqua, utilizzare il meno possibile l'aria condizionata e/o il riscaldamento. Questi comportamenti sono da tenere a prescindere dalle aspettative iniziali e dal costo del viaggio.

-  privilegiare alloggi in strutture alberghiere certificate e/o impegnate nella promozione della sostenibilità con la riduzione degli sprechi, l'ottimizzazione delle risorse e l'abbattimento delle emissioni di CO2; è fondamentale l'impiego di Personale locale, l'approvvigionamento di cibo a chilometro zero ed altre pratiche eco-friendly che garantiscano anche la diversità, l'uguaglianza e l'inclusione delle persone. Inoltre è importante che le strutture partecipino e supportino investimenti, anche economici, in programmi sociali locali.

- scegliere esperienze autentiche, immersive e significative che mettano in contatto con la natura e le Comunità locali, contribuendo così a preservare la bio-diversità  e a favorire la crescita economica e sociale del posto.

Durante le escursioni, se non autorizzati, non raccogliere piante, non toccare o dare da mangiare agli animali, ridurre i rumori per non disturbare la fauna locale (e gli "umani residenti") e soprattutto non lasciare rifiuti.

Preferire le attività e le escursioni organizzate da Guide locali ed acquistare prodotti artigianali tipici e alimenti provenienti da agricoltura sostenibile locale, significa incrementare lo sviluppo socio-economico dei luoghi e delle future generazioni.

- cercare di lasciare la destinazione turistica in uno stato migliore rispetto al nostro arrivo: sembra difficile, ma è possibile interagendo attivamente con le Comunità, attraverso interventi di sostegno alla conservazione ambientale e/o di partecipazione ad iniziative socio-culturali, tradizionali ed economiche locali. O almeno, non lasciare tracce negative del proprio passaggio.

Condividere ed intrecciare relazioni positive con il contesto umano e naturale, insegna ad ascoltare, rafforza il senso di appartenenza, di solidarietà e di comunità e crea un legame stretto tra le persone.

Il Viaggiatore, sensibile alla sostenibilità ambientale, ha una maggiore consapevolezza del viaggio se fa delle scelte che mirano a compensare l'impronta ecologica che il proprio viaggio comporta; queste scelte trasformano il viaggio in un'esperienza di crescita unica ed indimenticabile, generano un valore tangibile per le destinazioni visitate e restituiscono dignità al concetto di viaggio.

Come afferma l'Organizzazione mondiale del turismo è "turismo sostenibile quello in grado di soddisfare le esigenze dei turisti attuali e delle regioni ospitanti prevedendo e accrescendo le opportunità per il futuro. Tutte le risorse dovrebbero essere gestite in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo l'integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi di supporto dell'area in questione".

Ricordiamo che il turismo è la voce principale del PIL di molti Paesi in via di sviluppo ed una delle più importanti dei Paesi sviluppati: genera milioni di posti di lavoro e parte dei guadagni generati rimane alle Comunità locali che possono investire in salute, istruzione, lavoro dignitoso, istituzioni democratiche e solide, pacificazione dei conflitti, giustizia sociale ed economica, efficientamento energetico, decarbonizzazione, lotta alla povertà, alle diseguaglianze, al cambiamento climatico.

Quindi la risposta è: sì, il turismo (sostenibile) può contribuire allo sviluppo sostenibile.

Tutti possono praticare un turismo responsabile, etico, rigenerativo ed accessibile: solo alcuni Tour Operator lo promuovono realmente e noi del Planisfero cerchiamo di privilegiarli.

Scopri di più: vieni a trovarci a Cagliari in Viale  Bonaria n° 118 o contattaci ai n. 070670743 - 3357305201 o all'indirizzo mail info@planisfero.com

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